TERRITORI E PRODOTTI: le denominazioni di origine come fonte di cultura locale e fiducia nel consumatore12/1/2020 0 Comments Da sempre l’agricoltura e le tecniche in essa utilizzate, sono fonte vitale per i territori della nostra penisola. Ogni territorio italiano ha le sue caratteristiche, le sue peculiarità, le sue specializzazioni e tutto questo si riflette nella magnificenza dei suoi paesaggi, creati sul sapiente “sfruttamento” di esso, per scopi di sussistenza e che regalano, ad oggi, delle vedute caratteristiche volte a identificare e distinguere immediatamente un luogo da un altro; l’agricoltore, in questo contesto, si trasforma in una sorta di ‘custode’ di quel territorio e della sua biodiversità. I prodotti di questi territori non sono solamente il frutto di scambio e di economia locale, sono, invece, una forma di salvaguardia del territorio stesso, della cultura di un luogo e della civiltà che lo abita. L’Italia, grazie a questo forte legame tra il prodotto e il territorio di origine, possiede il più grande numero di prodotti agroalimentari e vinicoli IGP (Indicazione Geografica Protetta) e DOC (Denominazione di Origine Controllata) rispetto a tutti gli altri paesi dell’Unione Europea. Il conferimento di queste denominazioni funge da stimolo per la ricerca sempre maggiore di prodotti a qualità elevata, combinandola con la salvaguardia del territorio dal quale provengono; Prodotti che si sviluppano e assorbono le pratiche applicate dagli agricoltori locali e che vanno, di conseguenza, a rimarcare ancor di più, questo legame indissolubile con il territorio d’origine. A seguito di un sondaggio riguardante una popolazione di circa 100 soggetti diversi sono i dati emersi, fondamentali per comprendere il modo in cui questi prodotti sono percepiti dal consumatore, le caratteristiche che discriminano la scelta del prodotto con denominazione di origine rispetto ad altri. È venuto alla luce un dato particolarmente curioso, riguardante l’interesse del pubblico nella conoscenza della storia e delle peculiarità dei prodotti. La popolazione di questo sondaggio ha un’età compresa principalmente tra i 18 e i 45 anni, e proviene nella maggior parte dei casi da regioni del Nord e Centro Italia. Nella quasi totalità dei casi, i soggetti hanno sentito nominare almeno una volta nella loro vita le denominazioni di origine (DOP – IGP) e, oltre il 90% dei soggetti, acquista regolarmente questo tipo di prodotti, rivolgendosi però principalmente al mercato agroalimentare (57%) piuttosto che quelli di produzione vinicola (35,5%) – il restante 7,5% non acquista prodotti IGP o DOP. Tra i fattori presi in considerazione, ad oggi, per l’acquisto di questo tipo di alimenti spicca in prima posizione la qualità del prodotto (41,9%), a seguire troviamo la voce riguardante la provenienza del prodotto (26,9%) e infine, in terza posizione abbiamo la “salute” (11,8%) che lo stesso trasmette. Il 95% dei soggetti coinvolti ripone molta fiducia nei prodotti con denominazione di origine, sicurezza e fede derivante principalmente dai numerosi controlli che questi devono superare, il monitoraggio delle filiere e la garanzia, per molti, della provenienza del prodotto stesso. Questo ultimo di “sentiment” risulta tanto più elevato quanto più il soggetto è proveniente dal territorio originario del prodotto prescelto. Ultimo dato emerso, molto interessante, risulta essere quello riguardante il piacere e l’interessamento nel conoscere il prodotto, il suo legame con la storia, con la cultura, le pratiche utilizzate e tutto quello che riguarda le caratteristiche intrinseche della merce in questione. È infatti pari al 71% il numero dei partecipanti che gradirebbe avere più conoscenza dei prodotti con denominazione di origine. Questi dati risultano particolarmente utili per lo sviluppo di questo genere di prodotti, in quanto, proprio la garanzia di provenienza degli stessi è fonte primaria della fiducia del consumatore. L’importanza di suddetti prodotti per l’economia locale è sempre maggiore, in quanto capace di far conoscere un territorio e la sua cultura, ma non solo, anche le pratiche utilizzate nella produzione. Prodotti fondamentali non solamente nel mercato interno, ma anche in quello europeo e globale, in grado di far espandere il settore del Food & Beverage italiano e volto alla diffusione della cultura italiana nel mondo.
Risultato che solamente un prodotto a marchio Made in Italy, sempre più forte globalmente, è capace di dare.
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