In un mondo, quello di oggi, pieno di iniziative, progetti e molto altro risulta utile far emergere anche le idee di tanti giovani che si sono cimentati in un progetto portandolo a termine con successo. L’Italia ha ancora bisogno di far crescere di più il numero dei suoi startupper ma vi si sta lavorando in qualche modo tramite fondi e finanziamenti anche a tasso zero per quei giovani che vogliono avviare una loro impresa (ma anche per chi una sua l’ha già avviata!) Ad esempio, si vuole aumentare il numero dei beneficiari di questo anche alle imprese che sono in campo da non più di 5 anni; aumentare la durata del mutuo dagli 8 ai 10 anni; nei punti aggiornati a marzo 2020 c’è anche la riduzione della quota di capitale proprio dal 25% a soltanto il 10%. Perché non diamo un’occhiata a qualche giovane imprenditore? Vediamo di quanti di questi avete già sentito parlare: (Altrimenti è l’occasione buona per conoscerli!) Valerio Masotti: è un giovane noto per aver già vinto diversi concorsi che consistevano nella realizzazione di video e spot promozionali, anni prima. Poi, nel 2008, diventa il co-fondatore di Slevin (insieme ad Andrea Masotti), una Creative Company nata a Roma nel 2011, di cui oggi è tutt’ora il presidente. Essa si occupa di Web, Graphic, Video, motion graphic, social media e tanto altro, fra cui numerosi progetti in ambito food&beverage. Francesca Bosco: Donna laureata in giurisprudenza, è stata da sempre appassionata di diritto internazionale. Al giorno d’oggi, è una delle autorità principali per quanto riguarda l’internet e la criminalità. Il suo grande impegno e duro lavoro l’hanno portata anche al World Economic Forum di Ginevra dove attualmente si occupa di cyber-resilienza. Il suo team è totalmente femminile, esperte provenienti da tutte le parti del mondo. Domenico Colucci: È un giovane startupper pugliese under 30, fondatore di Nextome (un’app per la navigazione indoor ) che è stato premiato addirittura ad Helsinki durante gli Europioneers nel 2015 come miglior imprenditore web dell’anno. La piattaforma, creata nel 2013 insieme ad un gruppo di under 30, riscosse molto successo e fu pensata per l’appunto per permettere alle persone di orientarsi meglio all’interno di spazi chiusi nei quali, si sa, il GPS non funziona per niente. Con essa invece è possibile visualizzare la propria posizione su una specie di mappa digitale che ti dà indicazioni precise su tutto ciò che c’è nelle tue vicinanze (ovviamente al chiuso!) Giulia Detomati: Fondatrice dell’associazione no-profit 20Sostenibili che si prefigge come scopo la realizzazione in campo ambientale di progetti con una attenzione speciale all’innovazione sociale e comunicativa. La Start-up insieme a enti pubblici, realizza anche studi di fattibilità per ideare qualcosa che vada a tutelare le aree libere o a rischio di edificazione. Augusto Marietti: è il co-creatore di Mashape insieme a Marco Palladino: un marketplace dove gli sviluppatori vendono “pezzi” di software, anche un mix di tool. Ad oggi, la piattaforma conta oltre 100mila sviluppatori con molti dipendenti giovanissimi; ma non si ferma qua: dopo aver guadagnato i propri soldi decide di investire anche in altri progetti. Daniela Galvani: È l’autrice di un’idea, insieme ad Andrea Sesta e Roberta Barone: Impossible Living è un progetto online che si propone di mappare i luoghi disabitati in tutta Italia e non solo, ma anche nel resto del mondo cercando di ideare per ognuno di essi una comunità virtuale impegnata a dare le proprie idee per il recupero di questi edifici. Daniele Scivoli: è l’ideatore di I food Share, una piattaforma che ha come scopo quello di evitare gli sprechi alimentari e aiutare chi è in difficoltà dando la possibilità a utenti privati di donare e anche ricevere del cibo che altrimenti verrebbe buttato. Ciò che sta alla base è appunto il cercare di evitare l’eccedenza alimentare nelle case e porvi rimedio aiutando chi ha bisogno. Il progetto parte da uno studio della FAO del 2011 in cui veniva trattato il problema degli sprechi alimentari a livello mondiale. Grazie all’utilizzo del web, invece, si ha la possibilità di raggiungere più persone e in maniera veloce e più efficace. Monica Archibugi e Giulia Gazzelloni: Due giovani under 30 romane, co-fondatrici della piattaforma Le Cicogne la nota piattaforma per trovare babysitter. L’impresa è nata nel 2013 grazie all’idea di Monica stessa che faceva, come tanti, la babysitter come lavoro extra, proponendo in seguito il tutto alla sua socia. La piattaforma è user friendly, divisa in due parti: una è dedicata ai genitori e a tutte le loro richieste per trovare una babysitter secondo le loro esigenze e dall’altra le tate stesse che hanno la possibilità di scrivere le loro disponibilità e capacità. Questo è anche un modo per regolamentare un lavoro molto poco tutelato. Oggi la start up conta oltre 83 città italiane! Fonti:
www.wired.it www.italiacontributi.it www.economyup.it
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April 2022
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