La pandemia ha messo a dura prova anche il mondo degli eventi che, dopo aver dovuto rinunciare a tutto ciò che aveva programmato nel 2020, si è trovato davanti alla necessità di reinventarsi e di spostare i suoi eventi sul digitale. Sicuramente il danno economico provocato è stato ingente ma le aziende hanno trovato il modo di rifarsi, anche se in parte, grazie alla grande spinta dell’accelerazione digitale. Sicuramente adattare il formato di un evento fisico e trasformarlo in digitale non è facile, soprattutto quando è stato progettato con numerosi contenuti e diverse fruizioni. Gli eventi digitali hanno anche degli aspetti positivi:
In linea di massima, quando si sta programmando un evento online, si devono dare delle informazioni agli eventuali partecipanti su ciò che si sta organizzando, delle anticipazioni sui contenuti, sui temi trattati, su come ci si deve registrare per la partecipazione e quale sarà la modalità di fruizione. (Ci sono delle piattaforme che permettono la creazione di avatar digitali che “si muovono” fra i vari stand della fiera). Prima dell’evento è utile, se non fondamentale, ricordare agli iscritti la data e l’orario dell’evento così da non perderselo. È buona norma invece registrare il suo svolgimento così da renderlo fruibile anche in un secondo momento a chi non ha potuto partecipare; per chi ha assistito live, in un secondo momento gli si possono inviare il materiale usato. Un esempio di un evento che è stato trasformato in digitale è stato proprio la Milano Fashion Week Mens’Collection 2021 è stato possibile seguirla online, direttamente sulla piattaforma digitale di Camera Nazionale della Moda Italiana che ha trasmesso i contenuti dei marchi presenti in streaming completo di sfilate, video o addirittura anche stanze che andavano ad approfondire diverse tematiche. Geco invece è una vera e propria fiera virtuale in 3D, che si è svolta a fine gennaio, ed è stata del tutto interattiva permettendo ad ogni partecipante di immergersi nell’esperienza. Per ogni partecipante c’era la possibilità di creare un proprio avatar e “camminare” fra gli espositori tridimensionali disposti di stand virtuali. C’è stato un incontro fra buyer e visitatori che hanno potuto comunicare tranquillamente, come se fosse stato in presenza. Esulando dal tema degli eventi, durante la pandemia l’uso dei social media è notevolmente aumentato e questo significa che c’è stata una nuova enorme quantità di big data da processare. Come conseguenza, anche le varie aziende e piccole imprese si sono mosse in questa direzione, essendo stato l’unico mezzo per potersi tenere in contatto con i propri clienti e acquisirne altri. Si è puntato poi alla creazione di contenuti sfruttando le tendenze del momento o la situazione attuale: non a caso molti sono stati i seminari o webinar online a proposito del Covid e come gestire il periodo e le ripartenze in ogni ambito diverso. Quel che è certo è che il mondo degli eventi digitali non si fermerà insieme alla scomparsa del Covid ma continuerà ad evolversi, magari proponendo svariati eventi anche ibridi nonostante quelli fisici non saranno mai sostituibili.
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April 2022
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