Aumento della produttività e bilanciamento della vita lavorativa Non c’è da stupirsi se tra le strategie più utilizzate per aumentare la produttività sul lavoro c’è la gestione efficace del tempo. In questo articolo ci focalizzeremo su due tendenze che stanno crescendo a buon ritmo e che prevedono di utilizzare il tempo a disposizione fruttando maggiori risultati, essendo presenti e concentrati sul presente in cui ci si ritrova a lavorare. Principi base per aumentare la produttività. Quali sono? Per assicurare un massimo livello di produttività è importante organizzare una gestione efficace del tempo. Il primo step è stabilire una serie di obiettivi da raggiungere entro un determinato periodo e assegnare delle scale di priorità alle attività che necessitano maggiore attenzione. Nel corso della giornata le distrazioni che non ci fanno lavorare possono essere molteplici, come un ufficio rumoroso, dei colleghi pretenziosi o delle apparecchiature datate che non performano come dovrebbero. Dall’ambiente di lavoro al modo in cui si svolge la giornata, bisogna individuare i fattori di distrazione e/o interruzione e catalogarli per avere una panoramica della gestione personale del tempo. La mindfulness applicata all’ambiente lavorativo. Come funziona? Negli ultimi anni la pratica della mindfulness è andata accorpandosi al mondo corporate, difatti il campo della meditazione esplora le opportunità di sviluppo e liberazione intrinseche nelle pratiche di consapevolezza. Spiccano in materia anche articoli scientifici di pubblicazioni di rilievo tra cui PUBMED, che sottolineano i benefici della mindfulness nella vita personale e professionale. Tra i benefici maggiori che è possibile trarre dalla mindfulness abbiamo: capacità di rispondere in modo efficace, sviluppo di intuitività e creatività, capacità di gestione dello stress, miglioramento della comunicazione interpersonale, apertura al cambiamento, armonizzazione mente e corpo. Tra le aziende che cavalcano l’onda abbiamo da un lato un colosso come Google con il suo programma di mindfulness training e, dall’altro vi è l’incoraggiamento, promosso attraverso diverse campagne di comunicazione e marketing, da parte di vari siti, riviste, associazioni e scuole di management. Diverse aziende stanno introducendo corsi e programmi di addestramento alla pratica della mindfulness nei loro programmi di sviluppo delle risorse umane, al fine di perseguire un maggiore profitto aziendale. L’obiettivo è di esplorare il campo per permettere a gruppi di dipendenti, considerati come professionali con doti personali, di crescere concentrandosi sulla comprensione e gestione delle proprie capacità cognitive, relazionali ed emozionali. Queste pratiche riflessive che vengono condotte sia individualmente che in gruppo si basano sull’applicazione dei principi della consapevolezza e della “presenza mentale” a momenti topici della vita organizzativa. Cosa stanno facendo dunque le organizzazioni? Incentivano le persone a praticare la mindfulness per raggiungere dei comportamenti organizzativi che portino risultati duraturi nel lungo termine. L’efficacia di tali comportamenti deriva dalla capacità personale di gestire al meglio emozioni e pensieri grazie a una padronanza e consapevolezza del proprio essere, eliminando il vagare tra le distrazioni, lo stress e le dispersioni di energie. Per l’azienda e il personale è possibile realizzare specifici spazi di benessere fisici e temporali all’interno dell’ambiente lavorativo, come fanno Apple e Nike, o particolari momenti formativi strutturati e continuativi capaci di offrire le condizioni necessarie per favorire lo sviluppo e il potenziamento della concentrazione. Inoltre, vengono sempre più introdotti benefit collegati al benessere influendo sulla motivazione del personale. A causa della pandemia molte persone sono andate in sovraccarico emotivo, smarrendo l’equilibrio tra vita personale e lavoro. Già parecchi mesi prima dell’epidemia da Covid-19 molte aziende avevano provato a introdurre la settimana lavorativa da 4 giorni, ma il tentativo era stato accantonato a causa del lavoro da casa obbligato dallo sforzo di contenimento del contagio. Prendendo spunto da un precedente modello finlandese, ora che si comincia a riconsiderare questa strategia di lavoro ridotto, la Spagna ha deciso di dare una chance all’esperimento. Il Governo ha infatti concordato un contratto di 3 anni con un monte ore settimanale di 32 ore, senza ridurre lo stipendio dei dipendenti. Ciò sarà possibile perché sarà il Governo stesso a investire (50 milioni di euro) garantendo che il salario rimanga inalterato per i lavoratori delle compagnie che intendono aderire al programma pilota. Il Governo coprirebbe il 100% dei costi delle aziende per il primo anno, il 50% per il secondo anno e il 33% per il terzo anno. Il progetto pilota, che sembrerebbe coinvolgere 200 compagnie, potrebbe iniziare già questo autunno. Galvan, politico spagnolo membro del quattordicesimo congresso dei deputati, sottolinea come la Spagna sia tra i paesi in cui i lavoratori impiegano maggiori ore lavorative senza però essere tra i paesi più produttivi. Lo scienziato politico vuole quindi sottolineare come lavorare più ore non significhi lavorare meglio. Già nel 2015 la Svezia ha concluso un programma di prova per una giornata lavorativa di sei ore, pur mantenendo il livello di compensazione di una giornata di otto ore. Il programma ha avuto luogo in una casa di riposo gestita dal governo e ha portato risultati contrastanti. L'orario ridotto ha reso i lavoratori più felici, ma è stato ritenuto troppo costoso e complicato per essere implementato in tutta la Svezia. Con i dipendenti che lavoravano meno ore, la casa di riposo aveva bisogno di assumere personale aggiuntivo per compensare il divario nella copertura, rendendo il piano impraticabile. Dipendendo dal tipo di settore in cui si opera questa soluzione può risultare modulabile o meno, ma quello che sicuramente non può mancare quando si adottano modelli flessibili è la fiducia del capo nei confronti dei dipendenti in merito allo svolgimento dei compiti assegnati. Oltre alla settimana lavorativa di quattro giorni, le aziende hanno provato giornate di lavoro più brevi. La teoria da comprovare è che se un dipendente si concentra intensamente sul suo lavoro senza distrazioni, può completare i suoi compiti in minor tempo, magari in cinque ore. È proprio qui che la mindfulness applicata al mondo corporate entra in sintonia con le strategie di riduzione delle ore lavorative. La concentrazione sul momento presente, l’assegnazione di priorità e l’eliminazione di distrazioni portano ai risultati e agli obiettivi desiderati, grazie a un aumento intelligente della produttività e correlata spinta di efficienza.
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April 2022
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